Finsa ha partecipato alla Milano Design Week 2024 con un'installazione progettata da Parisotto + Formenton Architetti

“Il senso di Finsa per il legno – Nomad Spaces” è dedicato agli spazi nomadi e ad un nuovo concetto di ospitalità, ed è visitabile presso la Sede dell'Ordine degli Architetti di Milano

06-05-2024 Fuente: Finsa - Autor: Finsa

Finsa ha partecipato anche quest'anno alla MDW2024 dal 16 al 21 aprile con l'installazione “Il Senso di Finsa per il Legno - Nomad Spaces”, progettata da Parisotto + Formentón Architetti.

Nel quartiere di Brera, all'interno di un palazzo ottocentesco di via Solferino 17, sede dell'Ordine degli Architetti di Milano e della sua Fondazione, spicca l'installazione temporanea progettata da Parisotto + Formenton Architetti che crea una visione concettuale dello spazio. Qui il protagonista è stato il materiale Finsa, applicato sia negli spazi interni che esterni. Inoltre, Finsa ha previsto un ricco programma di talk, dibattiti e tavole rotonde su temi legati al design, alle tecniche costruttive e all'ospitalità che hanno allietato le giornate del FuoriSalone.

Un concetto improntato ai materiali
Tutte queste aree, dal networking garden, all'area workplace, al living space, all'area Urban Hotel, oltre all'area pensata per i talk, hanno un protagonista comune: i materiali Finsa, a partire dal pavimento. Finfloor Evolve Durevole era presente in tutta l'area interna, con i suoi design Kalmar Blanco, Oak Twilight e Kalas Bruno.

Lo spazio dell'Urban Hotel è stato dominato da Fibracolor Black, Yellow, Grey e Red, che forniscono un'aura differenziante rispetto al resto delle aree. Inoltre troviamo materiali come il design Superpan Studio White con finitura Blues, tra gli altri, che si adattano in modo organico a design come il Pure White TopGlass Glow.

Nella zona Coliving troviamo Fibracolor Negro TEX, con diverse finiture come Mojave, Fuji, Cemento e Flute. Inoltre, osserviamo materiali come il Superpan Studio con il design Titanio Tambo Calypso, che unisce il Fintop Xtrim con il design Creta Marfil Moa, il Superpan EZ LAM o il Topglass Matt tra gli altri.

All'esterno, nel Networking Garden, protagonisti indiscussi sono stati i materiali Savia, da Thermopine a Orixe, il sistema di arredo modulare di Savia disegnato da Stone Design. Inoltre era presente la facciata in legno combi clip, una novità per il brand.Sulla facciata esterna potremmo trovare anche VP Modulo Thermopine, il sistema di facciata industrializzata di moduli vegetali e legno termotrattato, frutto di un co-sviluppo tra Savia e Verde Profilo, che facilita la realizzazione di giardini verticali, oltre alla Sistema Gradpanel Thermopine, frutto della collaborazione tra Savia e Gradhermetic basato su un profilo Thermopine 100x42 che consente la progettazione di reticoli in tutto l'involucro edilizio.

Uno spazio emerso dalle sinergie
L'installazione è stata curata da Unifor e Govoni Mobili, oltre alle parti realizzate in collaborazione con Gradhermetic e Verde Profilo. Immancabile inoltre citare NIC per i mobili bagno Urban Hotel, QU lighting per l'illuminazione decorativa interna ed esterna, e Living Divani per le sedute dell'area co-living.

Con la partecipazione alla MDW, Finsa ha raccolto la sfida lanciata dal Fuorisalone 2024 incentrata sul tema “Materia Naturale”, promuovendo ospitalità e partecipazione in uno spazio progettato con un'attenzione particolare alla sostenibilità, parte del DNA dell'azienda. In questo modo Finsa continua a lavorare, come fa da quasi un secolo, progettando e realizzando soluzioni tecniche e decorative per gli spazi che ci circondano.

Un'agenda ricca di tavole rotonde e dibattiti
Durante il Fuorisalone, inoltre, l'agenda dello spazio Finsa è stata ricca di tavole rotonde, incontri e dibattiti. La Design Week del brand prevedeva un appuntamento quotidiano alle 18.00. su argomenti come la progettazione di edifici innovativi in ​​legno, nuovi scenari nel mondo degli uffici e dell'edilizia abitativa e sfide nel settore dell'ospitalità, dove convivono, tra gli altri, spazi ibridi e fluidi. Tra i relatori figuravano profili come José Aguilar, di Agvar Arquitectos; Daniel Ibáñez, direttore dell'IAAC (Istituto di Architettura Avanzata della Catalogna); Andrea Boschetti, architetto e urbanista presso Studio Metrogramma; Juan Lago, architetto e fondatore del Grupo Labit; Roberto Molinos, architetto e direttore di Modelical; tra gli altri.